La fauna

La fauna

Cormorano

phalacrocorax carbo sinensis

Cioè?

phalacrocorax: corvo calvo, dall’altro nome comune del corvo marino e per l’aspetto liscio del piumaggio

carbo: carbone, per il colore nero

sinensis: della Cina, per il suo habitat euro-asiatico

dimensioni: 90 x 152 cm di apertura alare

Come riconoscerlo?

Questo grosso uccello è la varietà mediterraneo-asiatica del cormorano europeo (phalacrocorax carbo carbo). L’adulto è di color nero lucido con le ali grandi, larghe e arrontondate, la coda corta cuneiforme, l’occhio giallo-verde, un robusto becco giallo ricurvo all’apice. Poche parti del corpo sono bianche: la gola, i lati del collo e l’esterno delle cosce. Le zampe scure hanno quattro dita, tutte unite da una palmatura nera.

habitat e riproduzione:

generalmente presente in stagni e lagune costiere. Migratore, nidifica in Sardegna, nido con 3-5 uova sull’orlo di dirupi, su alberi o in terra, sugli scogli poco accessibili.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

Marangone o cormorano dal ciuffo

Phalacrocorax aristotelis desmarestii

Cioè?

phalacrocorax: corvo calvo, dall’altro nome comune del corvo marino e per l’aspetto liscio del piumaggio

aritotelis: in onore di Aristotele

desmarestii: in onore dello zoologo Anselme Gaëtan Desmarest

dimensioni: 62 x 122 cm di apertura alare

Come riconoscerlo?

È la varietà del cormorano dal ciuffo del Mediterraneo e del Mar Nero. Il corpo è piccolo e snello, con un’evidente cresta frontale erettile, un grosso becco giallo con punta nera e ricurvo nell’apice; le ali grandi, larghe e rontondeggianti; la coda di media grandezza cuneiforme.

L’adulto in riproduzione è tutto nero con riflessi verdi scuri, la testa e la nuca verde-blu, l’occhio verde con anello oculare giallo, le zampe nere con quattro dita palmate.

habitat e riproduzione:

Si trova vicino agli stagni e le lagune costiere, le spiagge e le scogliere. È stanziale in Sardegna, dove nidifica in colonie. Nido con 2-5 uova, su pareti scoscese o cavità della scogliera.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

Airone cinerino

ardea cinerea

Cioè?

ardea: nome latino degli aironi

cinerea: cinerino, per il colore grigio cenere del piumaggio

dimensioni: 90 cm

Come riconoscerlo?

È l’airone più grande d’Europa! Ha le ali grandi, larghe ed arrontondate di color grigio scuro, una macchia bianca sul margine anteriore; il becco assai robusto, lungo ed appuntito; la coda molto corta e squadrata; il dorso grigio cenere e il collo chiaro con strie scure longitudinali. Delle sottili piume nere dal sopracciglio alla nuca formano sulla testa biancastra una sorta di crestina. Le parti inferiori sono biancastre. Ha gli occhi, il becco e le zampe gialli.

Habitat e riproduzione:

Vive nelle acque basse salate e dolci, le paludi, le foci di fiumi, i laghi. È migratore e non nidifica in Sardegna.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

falco peregrinus brookei

Falco pellegrino mediterraneo

Cioè?

falco: dal nome latino dei falconi

peregrinus: pellegrino, forse perché i primi esemplari studiati furono catturati lontano dai siti di nidificazione

brookei: in onore dello studioso Brooks

dimensioni: 34 x 68-74 cm di apertura alare

Come riconoscerlo?

È uno dei rapaci più comuni, con ali lunghe e appuntite e coda lunga squadrata. Il maschio è decisamente più piccolo della femmina. Il piumaggio del dorso è castano picchiettato di nero, ventralmente beige con strie e punti neri, l’occhio scuro con anello oculare giallo. Le punte delle ali sono bruno scure, e le zampe giallastre.

Habitat e riproduzione

Vive in campi aperti, boschi radi, coste rocciose, spesso anche nei giardini di periferia dei centri abitati di tutta la Sardegna. Stanziale: nido con 4-6 uova in cavità della roccia o di abitazioni abbandonate, o in alberi isolati.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

Pernice sarda

alectoris barbara 

Cioè?

alectoris: nome greco del gallo, perché la pernice appartiene all’ordine dei galliformi

barbara: dalla Barberia, nel Nord Africa, per la sua diffusione.

Dimensioni: 33 cm

Come riconoscerla?

Questo galliforme di media taglia è tozzo, con ali un po’ corte e arrontondate, e breve coda cuneiforme; becco robusto e leggermente ricurvo; nuca e dorso castani, con collare dello stesso colore, picchiettato di bianco; faccia e petto grigio chiaro: ventre beige chiaro, con grosse strie traversali bianche e nere sui fianchi; occhio scuro con anello oculare rosso; becco rossastro come le zampe.

Habitat e riproduzione

Vive nella macchia mediterranea alta, con arbusti in zone semiaride. La specie è tipica del Nord Africa, e in Europa è presente solo in Sardegna e nel promontorio di Gibilterra (dove è stata introdotta). Vive in tutta la Sardegna; è stanziale ed il nido comprende 8-16 uova sul terreno, sotto arbusti bassi.

Gabbiano reale

larus michahellis

Cioè?

larus: nome latino dei gabbiani

michahellis: in onore dello zoologo Karl Michahelles

dimensioni: 55 cm

Come riconoscerlo?

Questa varietà del Mediterraneo occidentale del gabbiano reale europeo (larus cacchinnans cachinnans) è uno dei gabbiani più grandi e più comuni. Il piumaggio dell’adulto è biancastro con lunghe ali, molto sottili e appunite, color grigio-tortora, le punte sono nere con piccola macchia bianca, coda media squadrata, occhio giallastro, grosso becco giallo, ricurvo sulla punta, con macchietta rossa nell’estremità, zampe gialle palmate.

Habitat e riproduzione

L’habitat è costiero, ma per cercare cibo si inoltra per decine di chilometri nell’entroterra, sfamandosi nelle discariche dei rifiuti urbani e sostando nei fiumi e nei laghi artificiali.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

Gabbiano corso

ichthyaetus auduinii

Cioè?

ichthyaetus: dal greco di “aquila” e “pesce”

auduinii: in onoro dello zoologo Victor Audouin

dimensioni: 49 cm

Come riconoscerlo?

Assomiglia al gabbiano reale, ma è più chiaro e più piccolo. Ha una macchia bianca sulla punta delle lunghe e sottili ali nere, una coda squadrata di media lunghezza, l’occhio scuro con un anello oculare rosso, un grosso becco rosso con la punta ricurva gialla. Le sue zampe sono verdi scure e palmate.

Habitat e riproduzione

Vive sugli isolotti costieri e le scogliere più selvagge a picco sul mare. Questa varietà è piuttosto rara. Frequenta raramente gli immondezzai e si nutre quasi esclusivamente di pesci ed animali marini.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978) piuttosto rara per la competizione col gabbiano reale e per l’inquinamento marino.

Gabbiano comune

chroicocephalus ridibundus

Cioè?

chroicocephalus: testa colorata, in greco

ridibundus: che ride, per il caratteristico verso

dimensioni

35-38 cm

Come riconoscerlo?

Piccolo gabbiano. Il piumaggio dell’adulto è generalmente biancastro e la testa comprende un cappuccio nero in primavera-estate, mentre nel periodo invernale perde quasi tutto il nero della testa e rimangono solamente piccole macchie attorno agli occhi. Ha l’occhio scuro con anello oculare giallo. Ali lunghe e molto appuntite, grigio chiare, con bordo nero, coda media, squadrata, becco rosso chiaro d’estate e rosso scuro d’inverno, con punta ricurva nera, zampe rossastre palmate.

Habitat e riproduzione

Si può osservare vicino alle lagune e gli stagni di zone costiere. Per nutrirsi si inoltra nell’entroterra fino alle discariche urbane. Specie migratoria che nidifica in Sardegna.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

Storno comune

sturnus vulgaris

Cioè?

sturnus: nome latino degli storni

vulgaris: volgare, ossia comune, per indicare la specie che si vede abitualmente durante la migrazione.

dimensioni

21 cm

Come riconoscerlo?

Piccolo uccello con corta coda cuneiforme e lungo becco giallastro. Le ali triangolari sono di medie dimensioni. Ha l’occhio rosso cupo e sottili zampe rossastre. D’estate il piumaggio è nerastro, con una leggera picchiettatura e riflessi verdi, blu e porpora iridescenti. D’inverno, la tipica picchiettatura bianca è più marcata.

Habitat e riproduzione

Si trovano in aperta campagna in zone pianeggianti e collinose basse, ma anche in parchi e giardini. Durante le migrazioni si spostano in grossi stormi che possono contare diverse migliaia di individui.

Storno nero

sturnus unicolor

Cioè?

sturnus: nome latino degli storni

unicolor: per il piumaggio uniformemente nero.

dimensioni: 21 cm

Come riconoscerlo?

Simile allo storno comune ma tutto nero, senza picchiettatura bianca, con la testa un po’ allungata, la coda corta cuneiforme e il lungo becco giallastro appena ricurvo. Ha le ali triangolari di medie dimensioni, l’occhio rosso cupo e sottili zampe rossastre.

Habitat e riproduzione

Si trova in aperta campagna e nei centri abitati.

Specie protetta (legge regionale n. 32/1978)

Volpe sarda

vulpes ichnusae

Cioè?

vulpes: nome latino delle volpi

ichnusae: della Sardegna.

dimensioni

Lunghezza testa corpo 59-64 cm, coda 28-34 cm

Come riconoscerla?

Sottospecie sarda della volpe rossa europea e più piccola di essa, con la testa triangolare, il muso appuntito e lungo, le orecchie grandi e a punta, gli occhi grandi, il trunco allungato e snello, gli arti sottili forniti di dita con robuste unghie, la coda molto grossa e lunga più di un terzo della lunghezza totale dell’animale. La pelliccia è bruno-rossastra o fulvo-giallastra con sfumature grigiastre e le parti inferiori biancastre.

Habitat e riproduzione

Vive in terreni aridi con macchia mediterranea alta in tutta la Sardegna. Le tane si trovano in anfratti sotti i cespugli. L’accoppiamento avviene a gennaio-marzo e la gravidanza dura circa due mesi. I piccoli sono solitamente in numero di 3-8.

Cinghiale sardo

sus scrofa meridionalis

Cioè?

sus: nome latino dei maiali e cinghiali

scrofa: altro nome latino dell’animale

meridionalis: meridionale

dimensioni: lunghezza coda compresa 100-120 cm

Come riconoscerlo?

Varietà sardo-corsa del cinghiale europeo e molto più piccola di essa. I vecchi maschi pesano sui 70-80 kg rispetto ai 120-130 kg del cinghiale europeo. Ha la testa molto grande e allungata con un potente grugno all’estremità, i canini molto sviluppati e più grandi nel maschio, gli occhi piccoli, le orecchie grandi e dritte, il collo corto e poco distinto dalla testa, il tronco grosso ed allungato, anteriormente più largo, le zampe snelle, 4 dita per arto, munite di robusti zoccoli (le due centrali poggiano per terra, le laterali rimangono sollevate), la coda corta e sottile terminante con un ciuffo di setole. Ha 12 mammelle, il corpo ricoperto di setole che lungo la linea dorsale mediana formano come una breve criniera. Il manto dell’adulto è color bruno nerastro, con leggere strie biancastre, mentre i piccoli sono molto più chiari, con strie longitudinali scure per mimetizzarsi con l’ambiente.

Habitat e riproduzione

Si trova in tutta la Sardegna, in boschi folti con sottobosco e fra la macchia mediterranea.

L’accoppiamento è invernale, la gravidanza dura 16-20 settimane e i piccoli (solitamente 3 o 4, ma fino a 12) nascono ad aprile-maggio.

Daino

dama dama

Cioè?

dama: nome latino dei daini

dimensioni: lunghezza testa corpo 130-155 cm, coda 16-19 cm, altezza al garrese 80-110 cm

Come riconoscerlo?

Questo ruminante cervicorno ha il muso allungato e arrotondato, occhi grandi, orecchie dritte, grandi ed appuntite, corna ossee caduche a forma di palla dentellata caratteristiche nel maschio (assenti nella femmina). Le corna, come nel cervo, cadono ogni anno e ricrescono più robuste. Il collo è lungo e snello, il tronco un po’ allungato, con zampe lunghe e sottili, coda relativamente corta, 4 mammelle, un manto di peli abbastanza lunghi color fulvo rossiccio con piccole macchie bianche rotondeggianti nel dorso e sui fianchi. Presenta anche una caratteristica striscia bruno scura lungo il dorso, dalla nuca alla punta della coda, ed un evidente disco codale bianco con bordo nero.

Habitat e riproduzione

Vive nelle boscaglie e la macchia mediterranea alta. È raro in Sardegna.

Accoppiamento ad ottobre-novembre, la gravidanza dura 31-32 settimane, il parto avviene tra maggio e luglio e nascono solitamente 2 piccoli, ma qualche volta uno solo.

Specie particolarmente protetta (legge regionale n. 32/1978)

Muflone

ovis musimon

Cioè?

ovis: nome latino della pecora, sia selvatica che domestica

musimon: nome di questa specie, riportato da antichi scrittori greci e latini.

dimensioni: lunghezza testa corpo 100-130 cm, coda 4-6 cm, altezza al garrese 65-75 cm

Come riconoscerlo?

Endemismo sardo-corso. La forma del corpo è simile a quello di una pecora comune. La testa è di medie dimensioni, con muso allungato ed arrotondato all’estremità, occhi molto grandi e orecchie piccole. Il maschio ha corna permanenti spiralate e rivolte all’indietro, che mancano nella femmina o sono rappresentate da piccolissimi abbozzi frontali. Dal numero degli anelli presenti nelle corna si può ricavare l’età dell’animale. Il collo è lungo, grosso e ricoperto di peli lunghi nel maschio, mentre è più sottile nella femmina. Il tronco è robusto, con arti lunghi e ben sviluppati, terminanti con due grosse dita munite di robusti zoccoli. La coda è cortissima. Il manto del maschio è bruno rossastro con sella bianca più o meno evidente, mentre la femmina è di colore più chiaro, tendente al fulvo.

Habitat e riproduzione

Vive sulle montagne sassose e scoscese con boscaglia a lecci e sughere e macchia mediterranea alta. È abbastanza raro ma in leggero aumento.

Accoppiamento ad ottobre-novembre, la gravidanza dura tra le 21-23 settimane, e il piccolo viene partorito verso marzo-aprile.

Specie particolarmente protetta (legge regionale n. 32/1978)